Come piantare la Cheflera - Schefflera arboricola Passo dopo passo (cura)

Mark Frazier 02-10-2023
Mark Frazier

La Cheflera è un albero originario della Cina e del Tibet, che si è ben adattato alle condizioni tropicali del Brasile. Si tratta di una pianta facile da coltivare e poco esigente, che può raggiungere un'altezza di 6 metri. La Cheflera è un albero ornamentale molto apprezzato, grazie al suo fogliame verde intenso e ai suoi grandi grappoli di fiori bianchi.

1) Che cos'è una cheflera?

La cheflera è una pianta della famiglia delle Araliaceae, originaria della Cina e di Taiwan, conosciuta anche con i nomi di strega armata, coda di ragno, dita rosa e ragno bianco. La cheflera è una pianta arbustiva che può raggiungere i 6 metri di altezza, con grandi foglie composte e sempreverdi. I fiori sono bianchi, piccoli e riuniti in grappoli. Il frutto è una bacca nera e carnosa.

2) Perché piantare una cheflera?

La cheflera è una pianta ornamentale molto utilizzata nei giardini e nei parchi, grazie alla sua bellezza e facilità di coltivazione. Inoltre, la cheflera è una pianta medicinale ampiamente utilizzata nella fitoterapia cinese per il trattamento di varie malattie come raffreddore, influenza, mal di testa e febbre.

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3) Qual è il posto migliore per piantare una cheflera?

La Cheflera predilige posizioni soleggiate o semi-ombreggiate, ma tollera bene l'ombra. L'ideale sarebbe piantarla in una posizione in cui riceva almeno 4 ore di luce solare al giorno. La Cheflera necessita inoltre di un terreno ben drenato, ricco di materia organica e con un pH da neutro a leggermente acido.

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4) Quando piantare una cheflera?

La Cheflera può essere piantata in qualsiasi periodo dell'anno, purché le temperature siano superiori ai 10°C. Tuttavia, è ideale piantarla all'inizio della primavera o alla fine dell'autunno, in modo che la pianta abbia il tempo di affermarsi prima dell'inverno.

5) Come prendersi cura della Cheflera dopo la semina?

Dopo la messa a dimora, la cheflera ha bisogno di essere annaffiata regolarmente per mantenerla umida, ma senza ristagni d'acqua. L'ideale è annaffiare la pianta da 2 a 3 volte alla settimana, lasciando il terreno leggermente umido. La cheflera ha bisogno anche di una concimazione regolare, soprattutto all'inizio della coltivazione. La concimazione può essere effettuata con compost organico o con un fertilizzante minerale bilanciato. Applicare il fertilizzante al terreno intorno alla piantauna volta al mese.

6) Principali malattie del ghepardo e come trattarle

Le principali malattie di Cheetah sono la muffa bianca, la ruggine e il ragnetto. La muffa bianca è causata da un fungo chiamato Sclerotinia sclerotiorum e si presenta sotto forma di macchie bianche sulle foglie e sugli steli. La ruggine è causata da un fungo chiamato Puccinia araliae e si presenta sotto forma di macchie giallastre sulle foglie. Il ragnetto è un insetto che si nutre delle foglie della pianta, causando macchiebiancastro e giallastro sulle foglie.

Per trattare la muffa bianca, applicare un fungicida a base di rame sul terreno e sulle foglie della pianta. Per trattare la ruggine, applicare un fungicida a base di zolfo sul terreno e sulle foglie della pianta. Per trattare il ragnetto, applicare un insetticida a base di piretrine sulle foglie della pianta.

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1. Che cos'è la cheflera?

La cheflera è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Araliaceae, originaria della Cina e del Giappone ma coltivata anche in altre parti del mondo. La cheflera è nota per i suoi grandi fusti e le sue foglie, che possono raggiungere i 3 metri di altezza. Le foglie sono composte da 7-9 foglioline e sono alterne sul fusto. I fiori della cheflera sono bianchi o gialli e crescono in grappoli.Le cheflere sono nere o marroni e crescono anch'esse a grappolo.

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2. Qual è il nome scientifico della cheflera?

Il nome scientifico della cheflera è Schefflera arboricola.

3. Da dove viene la cheflera?

La cheflera è originaria della Cina e del Giappone, ma viene coltivata anche in altre parti del mondo.

4. come si usa la cheflera?

La cheflera è utilizzata come pianta ornamentale per le sue grandi foglie e i suoi fusti, ma anche per scopi medicinali, in quanto possiede proprietà antinfiammatorie e analgesiche.

5. qual è il clima ideale per la cheflera?

La Cheflera preferisce i climi caldi e umidi, ma può tollerare anche climi più freschi.

6. come si coltiva la cheflera?

La Cheflera può essere coltivata da semi o da talee. Per la coltivazione da semi, i semi devono essere posti in un contenitore con acqua tiepida e lasciati in ammollo per 24 ore prima di essere piantati. Per la coltivazione da talee, le talee devono essere piantate in un contenitore con terreno umido e ben drenato. La Cheflera può essere coltivata anche in vasi o fioriere.

7. Quanto vive la cheflera?

La cheflera può vivere più di 10 anni se curata correttamente.

8. Qual è la specie più comune di cheflera?

La specie più comune di cheflera è la Schefflera arboricola.

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9. Quali sono le principali malattie del ghepardo?

Le principali malattie del Cheetah sono la ruggine, l'antracnosi e la peronospora. La ruggine è una malattia fungina che provoca macchie giallastre sulle foglie della pianta. L'antracnosi è una malattia fungina che provoca macchie nere sulle foglie e sugli steli della pianta. La peronospora è una malattia batterica che provoca macchie verdi sulle foglie della pianta.

10. Quali sono i principali parassiti della cheflera?

I principali parassiti della cheflera sono le formiche, i bruchi e gli acari. Le formiche succhiano la linfa delle piante e possono causare danni significativi alle piante. I bruchi mangiano le foglie delle piante e possono causare danni significativi alle piante. Gli acari succhiano la linfa delle piante e possono causare danni significativi alle piante.

Famiglia Araliaceae
Fonte Asia
Habitat Foreste tropicali e subtropicali
Altezza massima Da 3 a 6 m
Diametro del tronco Da 0,3 a 0,6 m
Crescita Moderato
Forma della corona Rotondo e denso
Lenzuola Semplici, alterne, lanceolate, con margini dentati, misurano da 8 a 15 cm di lunghezza e da 3 a 6 cm di larghezza.
I fiori Bianco, a grappolo, con diametro da 2 a 3 cm.
La frutta Capsule di 1-2 cm di diametro, contenenti semi neri e arrotondati.
Il clima Tropicale e subtropicale
Temperatura minima 15 °C
Temperatura massima 30 °C
Umidità dell'aria 60 a 80%
Irrigazione Regolare
Fertilizzazione Organicamente ricco di sostanze nutritive e ben drenato
Esposizione solare Piena luce solare
Propagazione

Mark Frazier

Mark Frazier è un amante entusiasta di tutte le cose floreali e l'autore dietro il blog I Love Flowers. Con un occhio attento per la bellezza e una passione per la condivisione delle sue conoscenze, Mark è diventato una risorsa di riferimento per gli appassionati di fiori di tutti i livelli.Il fascino di Mark per i fiori è nato durante la sua infanzia, quando ha trascorso innumerevoli ore esplorando le vivaci fioriture nel giardino di sua nonna. Da allora il suo amore per i fiori non ha fatto altro che sbocciare ulteriormente, portandolo a studiare orticoltura e laurearsi in Botanica.Il suo blog, I Love Flowers, mette in mostra un'ampia varietà di meraviglie floreali. Dalle rose classiche alle orchidee esotiche, i post di Mark presentano splendide foto che catturano l'essenza di ogni fioritura. Mette in risalto abilmente le caratteristiche e le qualità uniche di ogni fiore che presenta, rendendo facile per i lettori apprezzarne la bellezza e scatenare il proprio pollice verde.Oltre a mostrare vari tipi di fiori e le loro immagini mozzafiato, Mark si dedica a fornire consigli pratici e istruzioni indispensabili per la cura. Crede che chiunque possa coltivare il proprio giardino fiorito, indipendentemente dal livello di esperienza o dai limiti di spazio. Le sue guide facili da seguire delineano le routine di cura essenziali, le tecniche di irrigazione e suggeriscono ambienti adatti per ogni specie di fiore. Con la sua consulenza esperta, Mark consente ai lettori di coltivare e preservare i loro preziosicompagni floreali.Al di là della blogosfera, l'amore di Mark per i fiori si estende ad altri ambiti della sua vita. Fa spesso volontariato nei giardini botanici locali, insegnando seminari e organizzando eventi per ispirare gli altri ad abbracciare le meraviglie della natura. Inoltre, parla regolarmente alle conferenze sul giardinaggio, condividendo le sue opinioni sulla cura dei fiori e offrendo preziosi consigli agli altri appassionati.Attraverso il suo blog I Love Flowers, Mark Frazier incoraggia i lettori a portare la magia dei fiori nelle loro vite. Coltivando piccole piante in vaso sul davanzale di una finestra o trasformando un intero cortile in un'oasi colorata, ispira le persone ad apprezzare e coltivare la bellezza infinita che i fiori offrono.